Onde Road

La bici c’è. È una mountain bike vecchiotta, pesante, un po’ ammaccata. Quando pedalo, scricchiola e cigola e fischia che sembra un treno a vapore. È piuttosto piccola per il mio metro e ottantasette di statura. A volte cambia rapporto da sola. Insomma, mi piace da matti. L’ho soprannominata Ugly Betty. Comunque due ruote ce l’ha, e pure due pedali: tanto mi basta, per ora. L’ho sfilata dal garage dei miei genitori (un modo elegante per dire che l’ho fregata a mio padre) circa un mese fa, quando ho cominciato ad allenarmi dopo che mi è venuta la malsana idea di farci un viaggetto, con tenda al seguito.

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Stanno Tutti Bene

Sono trascorsi circa tre mesi dai lavori di semina e trapianto (vd. “Orto On”) e l’orto è ormai in piena fase produttiva.
Ah, la mia creatura!

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Chi Cerca Altro

Tutto è in vendita, tranne ciò che non ha un prezzo.
È stato questo il primo pensiero della mia giornata, stamattina, appena sveglio. Solo un effetto collaterale della pizza ai peperoni con cipolle che mi sono scofanato ieri sera? No, non solo.

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Big Joe

L’attacco è avvenuto mentre entravo in casa, l’altra sera: ho aperto la porta e il gatto è sbucato a tutta velocità da sotto il tavolo, mi ha puntato, all’ultimo ha svoltato, si è lanciato nel salone e si è infilato sotto il divano, sbandando.
Ah, i gatti! Più che imprevedibili, io dico che sono proprio psicotici. Alternano momenti di apatia, in cui la loro vitalità è paragonabile a quella di un termosifone, a momenti di sovraeccitamento che neanche i punkabbestia in botta da alcol e metanfetamine a un rave party, o certe donne quando cominciano i saldi.
Dopo aver maledetto la diabolica creatura, non ho potuto fare a meno di sorridere, ripensando a quel maldestro e simpatico agguato.
Poi ho pensato che IO NON HO UN GATTO.

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R.I.P. Melanzane

L’orto fa registrare le prime vittime della stagione, cadute – è proprio il caso di dirlo – sul campo: si tratta di due piantine di melanzana della varietà tonda violetta.

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Orto On

Il mio orto si trova in una zona pre-montana, a un’altitudine di circa seicento metri, e non è riparato da una serra: per questo comincio sempre i lavori di coltivazione a primavera inoltrata. Quest’anno, a causa del freddo prolungato e delle piogge abbondanti, i lavori sono iniziati addirittura a primavera molto inoltrata, con un ritardo di almeno due settimane rispetto alla norma. Così sia. D’altra parte, tutto ciò che faccio lo faccio da sempre in ritardo. Almeno, stavolta, il ritardo non è dipeso da me.

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Ciliegie

Avevo due anni quando l’ho conosciuta. Lei ne aveva qualche miliardo, ma non li dimostrava. (Al contrario di quella presentatrice della tv.)
Una manciata di ciliegie rosse, luccicanti e succose: la Natura, quel giorno di tanti anni fa, mi si presentò così.

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Dove Tutto Ha Inizio

Vivo in un piccolo paese di collina, a due passi dalle montagne. Un paese unico, come ce ne sono tanti. Il campanile, la piazzetta, il bar. Gente semplice, saggezza preziosa, qualche idiota, gli immancabili pettegolezzi. Boschi e prati tutto intorno. Di qui è passata anche la Grande Storia, tre secoli fa, quando gli abitanti si ribellarono ai Savoia, che reagirono poi con una durissima repressione.

Tutto questo, in un modo o nell’altro, mi è entrato nel sangue.

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