La Corsa, Il Topocane E La Lezione Di Vita

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Stamattina sul presto sono lì che sto correndo insieme a Milo, con il mio bel look da talebano dell’ANAS, quando passiamo davanti a una casa e becchiamo il feroce topocane di famiglia in libertà provvisoria: è appena fuori dal cortile dove trascorre, rinchiuso per ragioni di pubblica sicurezza, ventitre ore e cinquanta minuti al giorno.

Avete presente il genere, no? Cane a ingombro ridottissimo, con le zampe più corte delle orecchie, perennemente incarognito, che squittisce anziché abbaiare e, quando squittisce, rimbalza. Iep iep iep. Un topocane, appunto. Continua a leggere

Onde Road Story

[Continua da qui.]
Fino al momento della partenza, la Strada delle Onde era solo una linea, che univa un punto in Piemonte a un altro punto in Toscana, sulla mappa di Google. Una linea contorta in alcuni tratti, più distesa in altri. L’ho percorsa non so quante volte, in quei giorni: con lo sguardo, che scivolava sul monitor del computer e rimbalzava da qui a là, da là a qui; e con la mente, che spesso – troppo spesso – si ritrovava a planare su quel percorso ancora inconsistente e immaginava, valutava, progettava.

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R.I.P. Melanzane

L’orto fa registrare le prime vittime della stagione, cadute – è proprio il caso di dirlo – sul campo: si tratta di due piantine di melanzana della varietà tonda violetta.

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Orto On

Il mio orto si trova in una zona pre-montana, a un’altitudine di circa seicento metri, e non è riparato da una serra: per questo comincio sempre i lavori di coltivazione a primavera inoltrata. Quest’anno, a causa del freddo prolungato e delle piogge abbondanti, i lavori sono iniziati addirittura a primavera molto inoltrata, con un ritardo di almeno due settimane rispetto alla norma. Così sia. D’altra parte, tutto ciò che faccio lo faccio da sempre in ritardo. Almeno, stavolta, il ritardo non è dipeso da me.

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