Questo Questo E Questo, Lì Lì E Là

Nel mio ultimo articolo annunciavo che era tempo di recuperare gli arretrati. Ovvero di raccontare le cose più importanti che mi sono successe a partire da quel lontano 4 febbraio 2015, giorno in cui ho scritto di una corsa nella neve e poi mi si è congelato il blog. Lo avrei dovuto fare per quando sarò vecchio e – scrivendo con pardon – rincoglionito: se mai verrò a fare un giro su queste pagine, trovarci un buco nero di quattro anni potrebbe mandare in tilt i sette neuroni che mi saranno rimasti.
Soltanto non avevo calcolato che, ad andare in tilt, sarebbero stati i quattordici neuroni attuali, in questo avventato tentativo di fare dell’archeologia biografica.

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Onde Road 2014 – Racconto semiserio del mio viaggio in bici nel Nord della Sardegna

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Eccomi qua!
Dopo due anni di pausa, riprendo il blog da dove lo avevo lasciato. O quasi. Allora raccontavo del mio viaggio in bici dal Piemonte alla Toscana; oggi racconto di quello nel Nord della Sardegna.
E in mezzo cos’è successo? Mah. Ho visto gente, ho fatto cose. Continua a leggere

Onde Road Story

[Continua da qui.]
Fino al momento della partenza, la Strada delle Onde era solo una linea, che univa un punto in Piemonte a un altro punto in Toscana, sulla mappa di Google. Una linea contorta in alcuni tratti, più distesa in altri. L’ho percorsa non so quante volte, in quei giorni: con lo sguardo, che scivolava sul monitor del computer e rimbalzava da qui a là, da là a qui; e con la mente, che spesso – troppo spesso – si ritrovava a planare su quel percorso ancora inconsistente e immaginava, valutava, progettava.

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Onde Road

La bici c’è. È una mountain bike vecchiotta, pesante, un po’ ammaccata. Quando pedalo, scricchiola e cigola e fischia che sembra un treno a vapore. È piuttosto piccola per il mio metro e ottantasette di statura. A volte cambia rapporto da sola. Insomma, mi piace da matti. L’ho soprannominata Ugly Betty. Comunque due ruote ce l’ha, e pure due pedali: tanto mi basta, per ora. L’ho sfilata dal garage dei miei genitori (un modo elegante per dire che l’ho fregata a mio padre) circa un mese fa, quando ho cominciato ad allenarmi dopo che mi è venuta la malsana idea di farci un viaggetto, con tenda al seguito.

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Stanno Tutti Bene

Sono trascorsi circa tre mesi dai lavori di semina e trapianto (vd. “Orto On”) e l’orto è ormai in piena fase produttiva.
Ah, la mia creatura!

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R.I.P. Melanzane

L’orto fa registrare le prime vittime della stagione, cadute – è proprio il caso di dirlo – sul campo: si tratta di due piantine di melanzana della varietà tonda violetta.

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Orto On

Il mio orto si trova in una zona pre-montana, a un’altitudine di circa seicento metri, e non è riparato da una serra: per questo comincio sempre i lavori di coltivazione a primavera inoltrata. Quest’anno, a causa del freddo prolungato e delle piogge abbondanti, i lavori sono iniziati addirittura a primavera molto inoltrata, con un ritardo di almeno due settimane rispetto alla norma. Così sia. D’altra parte, tutto ciò che faccio lo faccio da sempre in ritardo. Almeno, stavolta, il ritardo non è dipeso da me.

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Ciliegie

Avevo due anni quando l’ho conosciuta. Lei ne aveva qualche miliardo, ma non li dimostrava. (Al contrario di quella presentatrice della tv.)
Una manciata di ciliegie rosse, luccicanti e succose: la Natura, quel giorno di tanti anni fa, mi si presentò così.

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